L'umiltà | 18 Marzo 2015 |

 

“Siamo tutti apprendisti in un mestiere dove non si diventa mai maestri.” (Ernest Hemingway)

Nella  mia vita, mi è "capitato" di fare due lavori: uno molto “tecnico” (da cui traggo il da vivere), rigoroso, fatto di numeri e fatti; l'altro per nulla tecnico (da cui non traggo alcunché, ma dove anzi do), fatto di possibilità e di sentimenti. 

Se da un lato, come commerciante sono legato al “2+2=4”, dall'altro, come pastore di una chiesa evangelica sono abituato a trattare  con le emozioni delle persone, e quelle non seguono una logica matematica.

Ma, in nessuno dei due mi sono mai sentito “maestro”; quasi quotidianamente c'è qualcosa (o qualcuno) che mi insegna che quello che avevo pensato o avevo fatto non era il meglio, spesso era proprio sbagliato. E quanto mi ci “rode” di dover cambiare strada, deviare, tornare indietro.

Ma, in entrambi i lavori, per il bene del mio negozio o per il bene delle persone che provo di aiutare nella loro vita spirituale, so che devo farlo.

Non sono nato così (e per la verità ancora lotto contro): questo è un qualcosa che ho appreso. L'umiltà è qualcosa con cui non nasciamo, la dobbiamo imparare. 

Tra i tanti episodi della mia vita di bambino, mi è sovvenuto alla mente uno in particolare, per via delle polemiche su traffico e sensi unici che fanno più male che bene a Montefiascone. 

Ero  abituato a vedere mio padre, sindaco del Comune di Montefiascone negli anni Settanta, rientrare per pranzo quando era quasi ora di merenda.  Ma quel giorno era proprio tardi. Arrivò a casa, con le labbra bianche (come spesso gli capitava quando parlava molto ed era particolarmente arrabbiato). 

Chiedemmo come mai fosse così in ritardo e ci raccontò che aveva dovuto convincere le persone. “Di cosa?” gli domandammo. “Di togliere quei maledetti semafori che fanno perdere tempo alla gente! Non è ammissibile che per traversare Montefiascone la gente debba metterci mezz'ora!” “Ma papà, li avete appena messi!” “Lo so. Ma  ho fatto una c..z.. ta. Se invece di migliorare, peggioriamo, è meglio tornare indietro. Chi s'inc...zza 'inc...zza. Se mai pago io le spese.”

Mentre oggi impiegavo quasi dieci minuti per fare quello che normalmente faccio in due, mi sovveniva questo ricordo; e pensavo che sarebbe bello che ci fossero ancora persone che avessero il coraggio di tornare indietro,  per il bene della gente di Montefiascone.

L'umiltà non si eredita: si apprende con gli esempi. Ma poi sta a noi doverla esercitare.

(PS: le immagini sono il tempo reale che impiegavo una settimana fa dall'ITC a via del Lago, e quello che ho impiegato oggi, alla stessa ora... ve l'ho detto che sono legato alla matematica, eh!)

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